“Bastianazzo” si presenta come un reading dotato del potere di far emergere tutta la potenza delle parole e del teatro. Bastianazzo è un personaggio che prende vita nelle pagine de “I Malavoglia” di Giovanni Verga, esistendo solamente negli occhi di chi lo legge. Non è reale, eppure, il testo interpretato da Antonio Memeo il prossimo 17 febbraio a Palazzo delle Arti Beltrani, dalle ore 21:00 (apertura porte alle 20:30), costituisce il primo di tre lavori compresi nel ciclo intitolato “Fantasmi”. Questo ciclo include anche Gennaro Jovine de “La Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo e “Riccardo III” di William Shakespeare.
Michele Santeramo, autore prolifico, ha scelto di affidare in esclusiva per il pubblico italiano il fantasma di “Bastianazzo” all’ attore e regista andriese, Antonio Memeo. Ogni drammaturgia di Santeramo è abitata da un personaggio proveniente dalla letteratura o dal teatro, che emerge dal buio del palcoscenico per instaurare un rapporto diretto con lo spettatore, suscitando la sensazione che l’attore stia parlando “proprio a noi”.
Santeramo svuota la scena riportandola al punto di partenza di uno script con un interprete e un pubblico. Antonio Memeo si distingue come interprete e regista di questo copione. Artista poliedrico, Memeo spazia tra recitazione, canto, regia e conduzione di laboratori teatrali. Le sue esperienze variano dalla musica al teatro, dai cortometraggi ai musical (come “J.C. Superstar”, “Evita”, “Tommy”, “Aladdin”) fino al piccolo e grande schermo (Rai “Braccialetti Rossi”, Canale 5, Telenorba “Il Prezzo del Potere”). Memeo ha partecipato anche a film nazionali come “L’Uomo Nero”, “L’Amore ritorna”, “La cena di Natale”, “Non sono un assassino”, “Passeggeri Notturni”), oltre ad aver ricoperto ruoli di rilievo in fiction locali ed essere regista e interprete in vari cortometraggi e pubblicità televisive.
Attualmente, Memeo continua a perfezionarsi presso l’Istituto Italiano per la Pedagogia Teatrale, diretto da Serenella Di Michele e dal Maestro e pedagogo teatrale Jurij Alschitz. La sua connessione con il Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi risale al lontano 2008 con “Riccardo III di cinque figli”, una performance pionieristica (prima in Italia a proporre il Teatrobus) sugli autobus delle linee urbane di Andria. Questa collaborazione continua fino all’edizione del 2023, culminando con lo spettacolo che verrà replicato il 17 febbraio a cura di Palazzo delle Arti Beltrani, una produzione che porta con sé il prestigioso marchio del Festival internazionale di Andria Castel dei Mondi.
Durante la lettura a leggio, Memeo si fa attraversare dal personaggio, incarnando Bastiano, l’unico figlio di padron ‘Ntoni, noto come Bastianazzo “perché era grande e grosso – come scrive Verga – quanto il San Cristoforo dipinto sotto l’arco della pescheria della città”. Prima ancora di salpare con la Provvidenza e incontrare la morte, Santeramo immagina che Bastianazzo inciampi, cada, e che là dove è caduto scelga di rimanere. Stare fermi significa accogliere l’imprevisto e l’imprevedibile, guardare la vita attraverso ciò che c’è e che non si può cambiare.
L’incipit del testo “Bastianazzo” colpisce nel profondo: “La Pace è a Perdere, solo chi ammette di aver Perduto, può stare in Pace”. Bastianazzo ci invita a ripartire da noi stessi, poiché non c’è nulla di sbagliato in noi, in una punteggiatura del testo che costituisce una continua apertura al dialogo con lo spettatore e con la sua coscienza. Successivamente, nel racconto, irrompe il naufragio della Provvidenza. Bastianazzo è un uomo in mare, come ognuno di noi. Siamo tutti uomini in mare, ci sforziamo di essere visibili, credendo di condurre in salvo le nostre vite. Santeramo ha strappato Bastiano all’oscurità del mare e della letteratura, mentre Memeo gli dona vita sul palco per ricordarci di non dare nulla per scontato. Siamo soli, ma soli insieme.
I biglietti per lo spettacolo (prezzo unico di 10,00 euro) sono disponibili presso il botteghino di Palazzo delle Arti Beltrani, in via Beltrani 51 a Trani (BT), aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 18:00. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Palazzo delle Arti Beltrani al numero 0883 500044 o via email all’indirizzo info@palazzodelleartibeltrani.it.
Daniele Milillo