Secondo appuntamento con i Mercoledì con la Storia di Bari, incontri sulla Terrazza del Carmine di Bari.
Mercoledì 26 giugno Sergio Chiaffarata e Giuliano De Felice parleranno di un tema di grande interesse e spesso poco dibattuto: La Guerra a Bari e in Puglia fra storia e archeologia.
Un tuffo nella storia contemporanea che riguarda la città di Bari e la Puglia in generale. Testimonianze, eventi, vicende note e meno conosciute che hanno segnato l’evoluzione e la storia della città e della nostra regione a cavallo tra il Primo e Secondo conflitto mondiale.
Sergio Chiaffarata e Giuliano De Felice sono due esperti di questo settore, entrambi impegnati in ricerche di archeologia del contemporaneo nei territori dell’Alta Murgia, stanno conducendo un lavoro di indagine particolareggiata tesa a ricostruire gli eventi di quegli anni restituendo episodi poco conosciuti della storia della nostra città.
Giuliano De Felice ha da pochi giorni presentato il suo ultimo libro L’archeologia del contemporaneo in 10 oggetti pubblicato dalla casa editrice Laterza.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e si svolgeranno a partire dalle ore 19.00 presso la Terrazza del Carmine di Bari.
Ogni appuntamento vedrà incursioni fumettistiche a cura di Ugo Liberatore e sarà allietato da un genuino aperitivo al termine di ogni incontro.
Sergio Chiaffarata Jannelli: storico, speleologo, attualmente impegnato in un dottorato in Archeologia del Contemporaneo. Da anni collabora con l’Associazione del Centro Studi Normanno Svevi ed è presidente dell’Associazione Historia Ludens fondata da Antonio Brusa. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni di storia medievale, moderna e contemporanea.
Giuliano De Felice è professore associato presso il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica (DIRIUM) dell’Università degli studi di Bari ‘Aldo Moro’, dove insegna Archeologia digitale e Archeologia dell’età moderna e contemporanea. Ha preso parte a numerosi progetti di ricerca archeologica in Italia e all’estero, ed è stato team manager e principal investigator in progetti di ricerca dedicati al tema del digitale per i beni culturali e all’archeologia del contemporaneo.