A Lecce va in scena la Prima nazionale di “Itaca per sempre” con Paola Quattrini ed Enrico Lo Verso

Oggi, 5 Luglio 2024 ore 21.00, debutterà a Lecce in Prima Nazionale nel Chiostro dei Teatini, Itaca Per Sempre, tratto dall’omonimo romanzo di Luigi Malerba, interpretato da Enrico Lo Verso e Paola Quattrini, adattato per la scena da Alessandra Pizzi.

Lo spettacolo è patrocinato dal Comune di Lecce nell’ambito del programma Lecce in Scena, è inserito nella rassegna Metti un libro a teatro, prodotta da ERGO SUM PRODUZIONI, con l’intento di portare in scena i grandi classici della letteratura, e di ricostruire, un “itinerario” storico culturale e valorizzare anche i luoghi di cultura.

Enrico Lo Verso e Paola Quattrini, tornano a dividere il palcoscenico per dare voce ad una originale rilettura di una delle coppie più mitologiche della letteratura.

Come nel romanzo di Luigi Malerba, Ulisse ritorna nella sua adorata patria, ma ad attenderlo c’è una Penelope poco incline a perdonargli l’assenza e le scorribande.

I due capovolgeranno la storia dei coniugi, umanizzando il mito e raffigurando il flusso dei loro pensieri, persino i più inconsci. Gli interpreti mostreranno “l’homo duplex”, due sfere in una perenne contesa, da un lato vi è la loro individualità e dall’altro tutto quello che loro manifestano. L’ambiguità della costituzione della natura umana li porta a negare ciò che alla loro immaginazione risulta difforme. Ne consegue un intricato labirinto di simulazione che porta i due coniugi a non riconoscersi a vicenda. La storia, riflette la coscienza dell’uomo contemporaneo che, tende ad atrofizzarsi sull’immagine dell’apparenza e cercare consolazione in una idea utopica perché lo sgrava da una domanda scomoda:” Noi chi siamo?”.

Quali sono le condizioni per dire che questo è il mio vero “io”? Una cosa immensamente piccola che non può essere edulcorato o mitigato dalle mille acrobazie dialettiche. Ecco come gli avvenimenti tentano di esaltare la centralità della vicenda, una riflessione sull’ riconoscimento di sé, dell’altro e l’accettazione di ciò che appare estraneo.

La vicenda teatrale racconta di un personaggio meno eroico e più mitigato. Ulisse è un uomo esausto, cambiato nell’aspetto e nello spirito, condannato a non essere più riconosciuto una volta tornato da sua moglie Penelope talvolta dubbiosa, rimasta a lungo da sola, riconosce fin dal principio il marito a differenza del poema ma, notando la sua titubanza e finzione nel riconoscerla viene invasa dal risentimento e l’avversione. Ma è lui a essere davvero irriconoscibile o sono gli altri a non riconoscerlo?

Una volta superato il gioco di finzione i due congiungi riescono a ristabilire un’unione matrimoniale, ma tutto appare ormai svuotato. E da questo vuoto Ulisse sente nascere il desiderio di fuggire, messo a freno soltanto dalla paura dell’ignoto, una condizione che gli farà riscoprire l’essenza di essere in due, non dettata dai veli della menzogna bensì dalle loro fragilità e sentimenti.

Biglietti online www.ciaotickets.com

Info e ingresso con prenotazione 327 9097113

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