Li abbiamo visti, nei mesi scorsi, sfoggiare un sorriso a 32 denti (a 31, nel caso di “Giggin u sgh’gnat): se le persone son felici, c’è sempre da apprezzare, almeno così la penso io.
Ma se la contentezza euforica si accompagna a protervia, arroganza crassa e a scarso garbo, le cose cambiano: è questione di stile.
I motivi della loro chiassosa contentezza erano 3 notizie processuali (spesso riportate -come si dice ad Aosta- “a capocchia”):
1) Le indagini di alcune Procure siciliane per verificare se le imbarcazioni delle ONG fossero da considerare “taxisti del mare” o “trafficanti di migranti”, come sostenuto da qualche politico un po’ arruffone.
2) Le indagini -con relativi provvedimenti di custodia cautelare e di momentaneo allontanamento dalla città- sul Sindaco di Riace.
3) Le indagini -con relativo provvedimento di custodia cautelare- sul Sindaco di Bibbiano.
Nella fantasia un po’ guastata di queste persone di cui è noto il pervicace rifiuto di capire che una cosa sono le indagini, altro sono le sentenze dopo un regolare processo, la convinzione era questa: “Visto? Le ONG, al soldo del PD, trafficano in esseri umani e i Sindaci di Riace e di Bibbiano sono delinquenti, l’uno avendo violato le norme sull’affidamento di appalti e l’altro avendo sottratto i bambini dalle loro famiglie facendo loro l’elettrochoc”.
Tali ricostruzioni farlocche sono circolate, come sappiamo, su molte bacheche di persone poco attente (diciamo così).
Qualcuno, ricorderete, parlava di buonisti col Rolex e ladri di bambini, i più esaltati si son spinti ad augurare che il variegato mondo non affine alle loro idee “tiri le cuoia”, quanto prima possibile oppure si son presi la briga di raccogliere 10.000 firme da inviare al Presidente della Repubblica.
Insomma, cose un po’ così.
Mo’, io non so come dirlo per evitare contraccolpi psicologici in costoro, ma, nell’arco di pochi mesi, le indagini e i gradi successivi delle fasi cautelari hanno:
1) escluso ripetutamente l’ipotesi che le ONG siano “taxi del mare”.
2) portato alla revoca delle misure cautelari contro il Sindaco di Riace perchè non è stata riscontrata alcuna irregolarità.
3) portato alla revoca -roba di ieri l’altro- della misura cautelare contro il Sindaco di Bibbiano non essendo riferibili a lui eventuali comportamenti illeciti di alcuni psicologi locali.
Queste notizie, sui loro giornali e sulle loro bacheche, non compaiono.
E, dalle loro parti, le scuse, evidentemente, non sono previste.
Son fatti così.
Tuttavia, il sorriso a 32 denti si è affievolito lasciando il posto ad un ghigno triste, cupo, rabbioso e sconsolato.
Dalle stelle alle stalle.
E ho già notato qualche loro amico un po’ buontempone che si diverte a coglionarli scrivendo sulle loro bacheche “E ora parlateci della sentenza della Cassazione su Bibbiano!”
Non si fa così, ragazzi, pe’ piacere.
Insomma, è un mondo difficile per giustizialisti e complottisti!
LNG