La melodia è una componente fondamentale per la musica: Andrea Sabatino e Vince Abbracciante con il progetto “Melodico” chiudono la rassegna “Sotto le stelle del Jazz” di Laterza

La prima edizione della rassegna “Sotto le stelle del Jazz” si è chiusa nel migliore dei modi e superando le più ottimistiche aspettative. L’ultimo appuntamento con un duo straordinario formato da Andrea Sabatino alla tromba e al flicorno e Vince Abbracciante alla fisarmonica. E’ stata un’occasione privilegiata per presentare l’album del trombettista salentino, con la collaborazione di Vince Abbracciante, pubblicato lo scorso dicembre, dal titolo molto significativo: Melodico.

La rassegna, che nei primi due appuntamenti ha visto esibirsi artisti del calibro di Javier Girotto, nel progetto Mediterranean Waves, e Antonio Faraò, ospite del trio del musicista e direttore artistico Michele Sannelli, è stata promossa dal Comune di Laterza in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Ginosa, e finanziata dall’Assessorato al Turismo, Sviluppo ed Impresa Turistica della Regione Puglia con Pugliapromozione AReT, Teatro Pubblico Pugliese e dal Comune di Laterza.

Prima del concerto, i doverosi ringraziamenti da parte di Vincenzo Dragone, Presidente dell’Associazione “Amici della Musica”, dell’Assessora alla Cultura del Comune di Laterza, Alessia Tria e del Sindaco Francesco Frigiola, oltre al Direttore Artistico della rassegna, Michele Sannelli. Una scommessa vinta, con la certezza di una prossima seconda edizione: il territorio delle gravine merita un’attenzione in più e questa rassegna ne è stata la dimostrazione.

Andrea Sabatino, classe 1966, di Galatina, inizia lo studio della tromba a cinque anni, a nove intraprende gli studi al Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, dove nel 1999, appena diciassettenne, consegue il Diploma in tromba con il massimo dei voti. Partecipa a vari concorsi e rassegne nazionali esibendosi come trombettista classico. L’incontro nel 2000 con Fabrizio Bosso spinge il giovane musicista a intraprendere lo studio del jazz. Partecipa ai seminari estivi di “Umbria Jazz 2001”, dove è premiato come “Miglior talento”, e “Siena Jazz”. Nel 2003 è selezionato per partecipare al “Premio Nazionale Massimo Urbani”, dove si classifica tra i finalisti. Nel maggio del 2006 arriva “Pure Soul”, debutto discografico prodotto dall’etichetta salentina Dodicilune. Nel corso di questi anni ha collaborato, tra gli altri, con Dee Dee Bridgewater, Sergio Cammariere, Mario Biondi, Mario Rosini, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Daniele Scannapieco, Marco Tamburini, Giovanni Amato, Javier Girotto, Roberto Gatto, Dario Deidda, Massimo Morricone, Gianni Cazzola, Paolo Di Sabatino, Roberto Ottaviano, Maurizio Gianmarco solo per menzionarne alcuni. Il suono del suo strumento, seppur profondamente rispettoso della tradizione jazzistica, si caratterizza per la ricerca di un suono personale, impreziosito da un fraseggio agile e da una sensibilità comunicativa genuina e generosa.

Vince Abbracciante (Ostuni, 1983) è stato indicato da Richard Galliano come erede della sua musica. A otto anni intraprende gli studi musicali con il padre Franco. Diplomato in musica jazz al Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli sotto la guida di Gianni Lenoci e laureato in fisarmonica classica con lode e menzione speciale al Conservatorio Duni di Matera. Si è esibito in festival in tutto il mondo suonando con numerosi musicisti (John Medeski, Richard Galliano, Marc Ribot, Javier Girotto, Gabriele Mirabassi, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Peppe Servillo, Lucio Dalla, Ornella Vanoni e tanti altri. Dal 2017 il calco della sua mano destra viene conservato presso il “Museo Internazionale delle Impronte dei Fisarmonicisti” di Recoaro Terme (VI). Nel 2021 (ex aequo con Simone Zanchini) e 2002 (grazie al cd “Santuario”, in coppia con Javier Girotto – Dodicilune 2021) ha vinto l’Orpheus Award nella categoria jazz. Nel 2022 ha firmato gli arrangiamenti del progetto “Io che amo solo te. Le Voci di Genova” di Serena Spedicato (canto, voce recitante).

«La musica di questo disco è un fiore raro, nato dalla passione, dalla creatività e dalla cura di Andrea Sabatino e Vince Abbracciante. La scelta dei brani, oculata e molto originale, serve da ponte di lancio per una serie di improvvisazioni di altissimo livello. È un grandissimo piacere constatare il percorso di Andrea che, da quando l’ho conosciuto 10 anni fa, si è trasformato da trombettista emergente molto dotato in un musicista maturo e molto interessante, con un controllo invidiabile sullo strumento e un senso per la melodia fuori dal comune. Questa è anche l’occasione per me di conoscere un musicista unico e straordinario come Vince Abbracciante. È un viaggio nella grande musica italiana di cui si sentiva il bisogno». Queste note di copertina scritte da Enrico Rava sono sufficienti a descrivere la bellezza e la maturità di questo lavoro che, potete ben immaginare, la realizzazione dal vivo non poteva che esaltarne tutti i passaggi.

Un plauso particolare a Vince Abbracciante che qualche mese fa è stato proclamato vincitore per la terza volta della quindicesima edizione dell’Orpheus Award 2024, premio della critica per produzioni fisarmonicistiche 2023, a cura dell’Associazione Promozione Arte. Abbracciante ha vinto la competizione, nella sezione jazz, proprio con il CD Melodico di Andrea Sabatino.

Fatte queste doverose premesse, il concerto è stato un’occasione privilegiata per gustare tutto il lirismo e il phatos creato dalla simbiosi di questi due straordinari musicisti. Sono stati eseguiti quasi tutti i brani contenuti nel disco (sette su otto), con l’aggiunta di due brani inediti come “E la chiamano estate” di Bruno Martino e “Roma nun fa’ la stupida stasera” di Armando Trovajoli, colonna sonora dell’opera teatrale Rugantino. Due brani di Bruno Martino (oltre a “E la chiamano estate”, il concerto è iniziato con “Cos’hai trovato in lui”), e due di Luigi Tenco (“Ho capito che ti amo” e “Angela”), ma anche un omaggio a Nino Roto (La strada), a Gorni Kramer (Un giorno ti dirò), e due brani portati al successo da Mina (Noi due, ed uno spettacolare Bis con Brava).

Non tutti i brani scelti sono stati grandi successi, segno di una accurata e profonda ricerca. Tutti ovviamente, densi di lirismo e melodia. Il numeroso pubblico estremamente attento e rispettoso ha apprezzato tutti i brani e tutti gli assoli dei due musicisti fantastici. Veramente un bel lavoro. Raccolgo l’invito fatto da Andrea Sabatino ad acquistare il CD Melodico. Riascoltare queste note di certo fa bene all’anima.

Anche in questa occasione mi è stata data la possibilità di esporre alcuni miei scatti fotografici realizzati nei tanti concerti dal vivo a cui ho avuto il piacere di partecipare. Attraverso la fotografia per me è importante fissare un attimo di un concerto, per renderlo immortale. Sono onorato di aver avuti musicisti di questa levatura a fare da colonna sonora alla mia mostra.

Arrivederci alla seconda edizione di “Sotto le stelle del Jazz”. Grazie a tutti coloro che, con passione e sentimento, sono stati in grado di fare proposte di alta qualità.

Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro

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