Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca ha conferito l’incarico della direzione artistica del Festival della Valle d’Itria e la direzione dell’Accademia di Belcanto “Rodolfo Celletti”, per il triennio 2025-2027, alla compositrice Silvia Colasanti.
“Si è appena concluso un triennio complesso, e al contempo contrassegnato da grandi successi e da una evidente crescita del Festival della Valle d’Itria; risultati per i quali la Fondazione Paolo Grassi deve ringraziare il M° Sebastian F. Schwarz, che, con grandi doti umane e professionali, ha portato avanti un progetto artistico che ha consentito al Festival di avere una visione sempre più internazionale” queste le parole di Michele Punzi presidente della Fondazione Paolo Grassi, che prosegue: “Per il futuro, il CdA della Fondazione, all’unanimità e dopo attente e ponderate valutazioni, ha individuato nel M° Silvia Colasanti la personalità migliore per consentire al Festival di proseguire nel suo percorso di sviluppo culturale, nel rispetto delle radici che caratterizzano il nostro evento, e con una particolare attenzione verso il nuovo pubblico e verso le esigenze e aspettative degli spettatori, sempre in evoluzione. Siamo certi che l’esperienza del M° Colasanti, come musicista, compositrice e figura di primo piano del mondo culturale italiano, le consentirà di essere pienamente all’altezza dei ruoli di direttrice artistica del Festival e direttrice dell’Accademia “Rodolfo Celletti”, che le sono stati affidati, e che la stessa saprà proiettarci con coraggio verso le sfide che il futuro riserverà al Festival della Valle d’Itria. Con lei, e grazie al suo contagioso entusiasmo, siamo pronti a iniziare un nuovo capitolo della nostra storia”.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da Michele Punzi (Centro Artistico Musicale “Paolo Grassi”), Gianfranco Palmisano (Comune di Martina Franca), Roberto Venneri (Regione Puglia), Stefano Semeraro (Provincia di Taranto), Piermassimo Chirulli (Comune di Cisternino).
Appresa la notizia, Silvia Colasanti ha così commentato: “Assumo la direzione artistica del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e dell’Accademia di Belcanto “Rodolfo Celletti” con la consapevolezza di ricevere un’eredità importante e preziosa, costantemente nutrita dalla passione e dall’intelligenza di chi mi ha preceduto e dalle numerose competenze di coloro che hanno partecipato edizione dopo edizione alla realizzazione degli spettacoli. Esplorare nuovi territori, far rivivere sulle scene opere poco rappresentate, riportare alla luce percorsi compositivi abbandonati, dialogare col territorio, valorizzare i giovani artisti: questa è l’anima del Festival nel quale vorrei portare anche la potente lezione del ‘900, l’evoluzione del teatro musicale, la promozione della creatività e dei linguaggi contemporanei, la possibilità di comunicare la complessità dell’oggi con autentica energia espressiva con l’intento di sollecitare riflessioni storiche ed esplicitare come le diversità estetiche di oggi siano la conseguenza di diversi modi di rileggere e interpretare la tradizione, in un rapporto di continuità e dialogo con il passato”. Conclude la compositrice, già al lavoro sulla programmazione del prossimo anno che presto sarà resa nota: “L’opera lirica ha sempre parlato di noi, cantato il presente e, attraverso il tempo, è in grado di raccontare nel profondo l’uomo e la società di oggi”.
Silvia Colasanti è presente con le proprie composizioni nelle principali istituzioni musicali italiane e internazionali. Si è formata a Roma con il M° Luciano Pelosi e il M° Azio Corghi, e di fondamentale importanza per la costruzione della sua poetica sono state le collaborazioni con artisti di calibro internazionale, quali Vladimir Jurowski, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo, David Geringas, Nathalie Dessay, Roberto Abbado. Tra i suoi impegni più rilevanti degli ultimi anni: Oltre l’azzurro, dramma in musica su testo di Maria Grazia Calandrone, con la voce recitante di Massimo Popolizio, commissione dell’Opera del Duomo di Firenze per la celebrazione dei 600 anni della costruzione della Cupola del Brunelleschi; Esercizi per non dire addio, per solista e orchestra e nella versione per 2 violini e orchestra d’archi, scritto per Massimo e Alessandro Quarta in apertura del Festival Stradivari a Cremona e portato successivamente in tournée; le collaborazioni con Raffaele Pe, Mariangela Gualtieri, Elio De Capitani. Dalla lunga collaborazione con il Festival di Spoleto nascono: Tre risvegli, su testo di Patrizia Cavalli, per la regia di Mario Martone, protagonista Alba Rohrwacher; Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa, in memoria delle vittime del terremoto del Centro Italia; le opere Minotauro (su testo di Réné De Ceccatty e Giorgio Ferrara, tratto dall’omonimo racconto di Dürrenmatt) e Proserpine, da un dramma di Mary Shelley sempre per la regia di Giorgio Ferrara; Arianna, Fedra, Didone, Tre monodrammi per voce recitante, coro femminile e orchestra su testi di Ovidio. Per il Maggio Musicale Fiorentino scrive l’opera lirica La Metamorfosi, su libretto tratto dall’omonimo racconto di Franz Kafka e regia di Pier Luigi Pier’Alli. Ha da poco concluso la residenza presso La Toscanini di Parma, e presso l’Orchestra Sinfonica di Milano. Il concorso ‘Paganini’ di Genova e il Tibor Varga International Violin Competition di Sion le commissionano i pezzi d’obbligo per l’anno 2023. Firma le musiche per il Prologo della Medea di Euripide con la regia di Federico Tiezzi rappresentata al Teatro Greco di Siracusa per la Fondazione Inda. Nel 2013 vince lo European Composer Award (Berlino). Nel 2017 è nominata dal Presidente della Repubblica Mattarella Ufficiale della Repubblica. Nel 2021 riceve il “Franco Buitoni Award” premio istituito dalla fondatrice del BBTrust Ilaria Borletti Buitoni.
I progetti per il teatro musicale del biennio 2024-2025 includono L’ultimo viaggio di Sindbad su testo di Erri De Luca, commissione del Teatro dell’Opera di Roma, e Anna A. su libretto di Paolo Nori, opera lirica dedicata alla figura di Anna Achmatova e scritta per il Teatro alla Scala. Nel febbraio 2025 la Cleveland Orchestra diretta da Fabio Luisi eseguirà Time’s cruel hand, 3 sonetti di Shakespeare per controtenore e orchestra.
Attualmente insegna presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma. I suoi lavori sono pubblicati da Casa Ricordi.