Quelli che … a teatro

Pensavate fosse terminato un ciclo?
E invece no!
Dopo i sei appuntamenti con i “Tipi da teatro” pubblicati con grande successo dal Cirano Post, ecco una inattesa quanto gradita bonus track, una compilation esilarante, un ultimo collettivo sguardo divertito rivolto dal palcoscenico verso la platea del nostro Silvio Donà raccontato dalla sua illustre penna sagace.
(N.d.D.)

La platea di un teatro è un microcosmo. Un piccolo concentrato di umanità.
Persone diversissime per età, formazione, mentalità, interessi costrette a sedere le une accanto alle altre per assistere a uno spettacolo.
Questo rende la platea di un teatro un luogo straordinariamente democratico.
Ma le democrazie, si sa, per funzionare devono avere delle regole.
Che non sempre gli esseri umani sono capaci di rispettare.
Infatti a teatro ci sono inevitabilmente quelli che…

Quelli che durante lo spettacolo scartano la caramella.

Quelli che durante lo spettacolo scartano la caramella, cercano di fare piano e ci mettono 12 minuti di orologio.

Quelli che durante lo spettacolo scartano la caramella, cercano di fare piano e ci mettono 12 minuti di orologio e alla fine la caramella gli casca per terra.

Quelli che durante lo spettacolo scartano la caramella, cercano di fare piano e ci mettono 12 minuti di orologio e alla fine la caramella gli casca per terra… e proprio in quel momento gli viene la tosse.

Quelli che durante lo spettacolo aprono la bottiglietta ed è l’acqua più gasata del mondo.

Quelli che durante lo spettacolo aprono la bottiglietta ed è l’acqua più gasata del mondo e l’hanno agitata troppo e l’effetto è tipo i piloti di Formula Uno che durante la premiazione si fanno la doccia con lo champagne.

Quelli che durante lo spettacolo consultano Facebook sul telefonino per vedere se qualcuno ha messo un like alla loro foto “spiritosa” con due wurstel nel naso.

Quelli che durante lo spettacolo consultano Facebook sul telefonino e la loro faccia, illuminata dal basso, nel buio, sembra agli attori quella di uno zombie assassino pronto a saltare sul palco e a mangiargli il cervello.

Quelli che durante lo spettacolo consultano sul telefonino il sito di incontri, vedono che gli ha risposto Pantera86, saltano in piedi, fanno spostare tutta la fila e corrono all’appuntamento a tutta velocità.

Quelli che lo spettacolo incomincia, ma non possono non finire di raccontare per bene all’amica seduta di fianco che la Giovanna si è rifatta le labbra.

Quelli che commentano a mezza voce quello che accade sul palco.

Quelli che fanno “ssssttt” per zittire chi parla.

Quelli che fanno “ssssttt” per zittire chi parla e fanno tre volte più rumore di quelli che parlano.

Quelli che fanno “ssssttt” per zittire chi parla e poi, a metà del secondo tempo, si addormentano e russano.

Quelli che si addormentano, non russano, ma a metà del secondo tempo si svegliano di soprassalto gridando: “oddio è tardi, devo andare in ufficio!”.

Quelli che durante lo spettacolo chiamano un attimo casa, parlando sottovoce, per ricordare al figlio che deve riscaldare lo spezzatino nel microonde prima di mangiarlo.

Quelli che rispondono al telefono durante lo spettacolo e mormorano: “sì… nel microonde… un minuto… a potenza massima…”.

Quelli che nel buio fanno piedino alla spettatrice alla loro destra.

Quelli che nel buio si prendono un ceffone dalla spettatrice alla loro destra.

Quelli che a metà del primo tempo gli viene fuori il chihuahua nascosto nella borsetta.

Quelli che al buio si sbottonano i pantaloni troppo stretti e quando si riaccendono le luci e tutti si alzano per applaudire si alzano pure loro, scordandosi di averli sbottonati.

Quelli che al buio gli scappa una puzzetta e vorrebbero morire.

Quelli seduti di fianco che rischiano di morire.

Quelli che sono venuti a teatro per fare colpo su una ragazza, si annoiano come bestie, ma devono tenere duro sperando che quando la riaccompagnano a casa lei gliela dia.

Quelli che sono venuti a teatro per fare colpo su una ragazza, ma c’è la finale di Champions e allora al diavolo le donne alla fine del primo atto scappano nella pizzeria più vicina a vedere la partita al maxi schermo.

Quelli che non gli è mai venuto il singhiozzo in vita loro e gli viene durante l’”Essere o non essere” dell’Amleto.

Quelli che hanno portato anche il bambino “tanto ormai è grande”, ma alla settanduesima domanda sottovoce a cui devono rispondere rivalutano la figura di Erode.

Quelli che hanno sbagliato data e pensavano di venire a vedere un concerto dei Cugini di Campagna.

Quelli che hanno sbagliato data e pensavano di venire a vedere un concerto dei Cugini di Campagna, ma restano contenti lo stesso perché non pensavano che i Cugini di Campagna fossero così bravi a recitare.

Quelli che si trovano seduti dietro a Caparezza.

Quelli che si trovano seduti dietro Caparezza e a fine spettacolo vanno al botteghino a chiedere il rimborso.

Quelli che si trovano seduti dietro Caparezza, a fine spettacolo vanno al botteghino a chiedere il rimborso … e il teatro li rimborsa.

Silvio Donà

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