Il 29 ottobre 2024 alle ore 18.30 alla Libreria Laterza di Bari Irene Gianeselli presenta Pasolini maestro ribelle (Les Flâneurs 2024) con lo storico Andrea Zannini (UniUd) e la giornalista Gilda Camero.
Ad un anno dal cinquantesimo anniversario dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini la trattazione si avventura lungo una strada poco battuta: ragionare attorno all’opera dell’intellettuale corsaro attraverso il filtro moltiplicatore della pedagogia, reinterpretando la categoria della ribellione come un’attitudine programmatica a mettere in crisi le geometrie tradizionali del pensiero e a praticare la filosofia della praxis gramsciana. Il saggio è introdotto dallo storico Andrea Zannini (UniUd), tra i massimi esperti dell’opera pasoliniana, autore della preziosa monografia L’altro Pasolini (Marsilio 2022) che indaga la figura di Guido, fratello partigiano di Pier Paolo.
«Gianeselli insegue e definisce, passo passo, come avesse una macchina da presa che intervalla campi lunghissimi fino ai dettagli, la ribellione di Pasolini e il suo tentativo apedagogico di sottrarre l’individuo che fa parte della comunità, volendolo sottrarre dal gioco al massacro della massa. Meravigliose e finanche commoventi le pagine in cui, pur di narrare cosa realmente fosse quel “sogno di una cosa” Gianeselli dice quanto abbia reso corsaro, ribelle e pacifista Pasolini, l’esperienza della morte di suo fratello Guido. Ma questo saggio è un’opera di pedagogia in toto, perché richiama quell’obiettivo gramsciano di “educare gli educatori”, tema tanto discusso e poco affrontato nel nostro paese, in rapporto a qualsiasi luogo dove ci si forma. Pasolini è stato un modello di pedagogo, a partire dalla folle idea di caricarsi i libri su una carriola, nell’ottobre del ’44, per fare insegnare a chi non riesce ad andare più a scuola a causa della guerra. “Un atto di resistenza, già pienamente gramsciano” scrive Gianeselli» (Giancarlo Visitilli, Pasolini e la “pedagogia della ribellione”, Corriere del Mezzogiorno, 10 settembre 2024: 7)
Irene Gianeselli (1997) è Ph. D. Candidate dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Dal 2023 è tra i membri di ESREA – Transformative and Emancipatory Adult Education Network. Si è diplomata in pianoforte al Conservatorio di Bari dopo la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo e della produzione multimediale (UniBa). È giornalista, critica cinematografica del SNCCI, regista e attrice, i suoi cortometraggi sono premiati in festival nazionali e internazionali e selezionati in concorso per il Premio David di Donatello. È autrice di monografie e articoli pubblicati in riviste scientifiche di settore. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla letteratura e le arti performative per l’apprendimento trasformativo e per la metacognizione.