Quando anche la musica sposa la solidarietà: il progetto “Doussoun’ Gouni” di Roberto Ottaviano per la Giornata Regionale del Commercio Equo e Solidale

La Regione Puglia, con Legge Regionale n. 32 del 1 agosto 2014, in coerenza con principi internazionali e costituzionali, ha inteso riconoscere il valore sociale, culturale ed educativo del Commercio Equo Solidale . Detta Legge, prevede che la Regione Puglia, al fine di promuovere la conoscenza e la diffusione del tema, sostenga annualmente una o più giornate del commercio equo e solidale quale momento di incontro tra la comunità pugliese e la realtà impegnate in questo settore.

Quest’anno l’organizzazione è toccata alla Bottega del Commercio Equo e Solidale Unsolomondo di Bari, sita in via Pavoncelli 124.

Per l’intera giornata del 25 ottobre, presso “Spazio 13”, si sono svolti incontri, dibattiti, giochi, degustazioni di prodotti da filiera sostenibile, e che ha visto diverse scolaresche coinvolte in tutto questo, con stands gestiti da alcune realtà presenti sul territorio, da Pietra di scarto di Cerignola, all’Associazione Libera, alla Masseria Didattica Terra d’incontro, alla ccoperativa Equociquì di Taranto, all’Associazione Equo Garantito, ai Volontari Comboniani, Avanzi Popolo 2.0, Fenix Social Design. Le scolaresche, per tutta la mattinata, sono state coinvolte in giochi di ruolo da parte di Fridays for Future, Economy of Francesco e il Laboratorio InnovAzione di Altromercato. Conduttrice straordinaria di tutta la giornata, la giornalista Annamaria Minunno.

In coda a questa giornata intensa, un evento musicale anch’esso straordinario,  il progetto guidato dal sassofonista barese Roberto Ottaviano (al sax soprano e per l’occasione anche al tenore), dal titolo “Doussoun’ gouni”, insieme ai musicisti Francesco Schepisi alle tastiere, Giuseppe Todisco alla tromba e al flicorno, Gianluca Aceto al basso elettrico, Cesare Pastanella alle percussioni e Dario Riccardo alla batteria. Un progetto che nasce durante il Covid, e che ha all’attivo una registrazione realizzata nel 2021.

Ben si sposa questo progetto musicale con il tema della Giornata Regionale, con una grossa attenzione non solo ai paesi d’oltre mare, ma per ribadire che tutti i lavoratori devono godere degli stessi diritti: dai produttori di caffe, cacao, zucchero, ecc, ai produttori di prodotti a noi più vicini come ad esempio la passata di pomodoro. E quando uso il termine produttore, voglio indicare quelle persone impegnate fisicamente sui campi, ai quali è giusto riconoscere un compenso adeguato. Spesso, su questo aspetto, siamo pronti a fare finta di nulla.

Doussoun’ Gouni è uno degli strumenti dei griot, una sorta di chitarra che questi “cantastorie” delle popolazioni dell’Africa occidentale sub-sahariana utilizzavano per tramandare in forma di canto le tradizioni orali degli avi.

Dobbiamo ringraziare questi splendidi musicisti che si sono subito resi disponibili, accogliendo l’invito di Unsolomondo per chiudere in bellezza la giornata.

Debbo ritenere che un po’ tutti quanti hanno avuto altre occasioni per poter ascoltare i sei musicisti presenti sul palco, magari in formazioni e progetti diversi. Ma ci tengo sempre a ribadire che anche se si tratta di musicisti locali (il più distante arriva da Corato), sono tutti professionisti acclamati.

Non posso omettere di ricordare che Ottaviano, dal referendum annuale della rivista Musica Jazz (la più accreditata rivista italiana del settore), a gennaio 2023 è stato nominato come miglior musicista jazz italiano per il 2022. Impegnato nella sua attività musicale a fianco di tentissimi giovani musicisti ma accompagnando anche vere e proprie leggende internazionali, parallelamente porta avanti con impegno il suo ruolo di insegnante presso il Conservatorio Nicolò Piccinni di Bari (il corso di musica jazz sta ormai per raggiungere il traguardo dei quarant’anni di attività).

Ma anche i giovani accompagnatori sono ormai musicisti affermati, sulla scena almeno da dieci anni (per il più giovane), con tantissime collaborazioni e riconoscimenti personali.

Otto i brani eseguiti. La scelta dei brani è stata fatta in base al ritmo e al coinvolgimento emotivo ad essi legati. Il primo brano porta la firma di McCoy Tyner (leggendario pianista di Coltrane) dal titolo “Walk spirit, talk spirit”, per passare poi ad un brano scritto da Pat Meteney dal titolo Travels, ma come ha detto Ottaviano, voleva essere un omaggio ad una spledida versione di Charlie Haden.

Il terzo brano, “A la verticale”, che porta la firma di Alice Soyer, pianista, cantante e compositrice francese, nonché moglie di David Sanborn, che ne aveva inciso una versione davvero pregevole. Un degno omaggio a questo sassofonista scomparso lo scorso maggio. A seguire un omaggio a Massimo Urbani con il suo “I got rock”.

Al nipotino Lorenzo, nato da pochi mesi, Ottaviano ha voluto dedicare un brano scritto da Joe Zawinul dal titolo “A remark you” (presente nell’album Heavy Weather dei Wheather Report).

Unico brano originale in scaletta è stato “Intermittenze” di Francesco Schepisi, se non altro perché questo brano è stato gentilmente offerto alla Cooperativa Unsolomondo come colonna sonora di un filmato di presentazione sui social della Bottega e della sua mission.

Gli ultimi tre brani, nell’ordine, sono “Jean Pierre” di Miles Davis, “Spirit of the west” degli Yellow Jackets, e per ultimo (applauditissimo bis) un brano di Steve Coleman dal titolo “Wights waits for weights”.

A parte il dolcissimo omaggio al nipotino Lorenzo, tutti i brani hanno avuto un ritmo ed una grinta straordinari. Considerando che magari non tutti i presenti possono essere appassionati a questo genere musicale, è stato davvero difficile restare fermi sulle sedie. Il ritmo incalzante ha trascinato tutti.

Tutti e sei i musicisti hanno estresso al meglio le loro capacità. Roberto Ottaviano non delude mai. In qualsiasi situazione si trovi, i suoi assoli restano eccellenti. Ottima spalla è stato Giuseppe Todisco. Con Roberto Ottaviano riesce ormai a trovare un’intesa invidiabile. Cesare Pastanella, con le sue percussioni, riesce a dare delle pennellate di colore a tutta la musica con sonorità che partono dai caraibi per arrivare alla musica medio orientale, attraversando tutto il nord Africa. Francesco Schepisi è ormai un musicista maturo che non si limita a svolgere un ruolo da accompagnatore. Basso e batteria hanno costantemente dato impulso a tutto il progetto, sostenendolo dall’inizio alla fine.

Non posso non sottolineare che prima del concerto tutti i presenti (spettatori, musicisti, tecnici del suono) sono stati allietati con cocktail  con erbe spontanee de “Il Giardino sotto il naso” di Elia e Betty. Anche questa un’esperienza unica, quasi mistica.

Un ringraziamento da parte della Bottega del Commercio Equo e Solidale Unsolomondo per la disponibilià dei musicisti che hanno così voluto dimostrare la loro adesione alla tematica della giornata.

Un gran bel finale per una giornata da ricordare. La Giornata Regionale è terminata con questo spettacolo entusiasmante. L’impegno dei soci di Unsolomondo continua ogni giorno in via Pavoncelli 124. Vi aspettiamo numerosi.

Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro

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