Si è tenuta al Teatro Piccinni di Bari la seconda edizione del “Premio Danza al Piccinni”, seguito da “Serata di stelle baresi della danza”, kermesse a cui sono stati invitati a partecipare sette ballerini di origine barese, Giovanna Pagone, Angelo Petracca, Vito Volpicella, Antonello Sangilardi, Valeria Marangelli, Elena Stragapede, Maristella Tanzi, tutti apprezzati a livello nazionale ed internazionale.
Dal progetto per la valorizzazione delle scuole di danza dell’Area metropolitana di Bari, la prima parte della serata, è stata dedicata alla premiazione dei gruppi e dei solisti vincitori a cura di AltraDanza/Domenico Iannone in collaborazione con Res/Porta d’Oriente-Centro Nazionale della Danza diretto da Elisa Barucchieri.
Sono stati affrontati temi legati alle problematiche dello spettacolo ed in particolar modo della danza, disciplina alla quale nel nostro Paese non viene dato il giusto sostegno e valore, costringendo le nostre eccellenze a migrare verso circuiti più consolidati del panorama europeo. La parte conferenziale del Gala però, ha un po’ soffocato quella artistica che avrebbe meritato maggiore spazio.
I ballerini emergenti hanno regalato particolare emozione. Alle competenze tecniche maturate, hanno unito magnifiche interpretazioni, dimostrando grandissimo talento e propensione verso questa magnifica forma artistica. Mi piace definirla così, perché di questo si tratta. La danza come necessità antica dell’uomo di esprimere la sua creatività attraverso il linguaggio del corpo seguendo un ritmo interno.
La serata è proseguita con la premiazione ed esibizione dei danzatori.
Strepitoso lavoro di squadra e apprezzatissima coreografia di Rosy Loconte per “Action Paiting” che vale l’assegnazione come “Migliore gruppo MODERN” a A.S.D. AcadèmieDanzArt.
Premio “Miglior gruppo CONTEMPORANEO” va a Scuola Danzarte per “Solo un accumulo di piccoli passi”. Straordinaria anche l’interpretazione da rendere lirica l’esecuzione del balletto coreografato da Rosanna Cannito.
Emmy Palmiotta mette in scena egregiamente “Baccante” con la coreografia di Vera Stucchi e riceve il premio come “Migliore solista CONTEMPORANEO”.
Due Borse di studio e un plauso particolare a Giuseppe Crognale che dalla Scuola Ballet Center, meritatamente porta a casa due premi: come “Miglior GIOVANE TALENTO“ e come Miglior solista MODERN” con “Inside me” coreografie di Antonia Domanico e “Migliore GIOVANE TALENTO”.
La seconda parte della serata è stata dedicata alle “Stelle baresi della danza”.
Prima ballerina ad esibirsi è stata Giovanna Pagone, di formazione classica, che vanta anche recenti e preziose collaborazioni nei progetti “Roberto Bolle danza con me” su RaiUno con coreografie di Massimiliano Volpini e “aTuttocuore” di Claudio Baglioni con coreografie di Giuliano Peparini. Qui è stata coreografata divinamente da Elisa Barucchieri con “Saluto ad una regina”. In scena avvolta da un lungo drappo bianco che oppone resistenza ad una forza esterna, entra una Dea greca di statuaria bellezza. Si tratta di un assolo, di straordinario lirismo, impostato come performance teatrale e non come semplice dimostrazione coreutica. Il drappo a rappresentare la malattia che nasconde bende/sofferenze o Maria Elena/il drappo bianco e le bende sul corpo, la ferita che ha lasciato la sua perdita. Descrive il congedo ad una grande donna, Maria Elena Barile che nonostante la malattia, non ha mai smesso di dichiarare la sua felicità per la vita e per l’amore da cui era circondata.
Angelo Petracca con coreografia e regia di Carmen De Sandi, esegue “Spotlight”. L’esibizione rimanda a certe opere dai colori accesi di J.M. Basquiat cariche di veemenza. Il ballerino viene colpito violentemente da diverse luci in cui prevale il verde, come provenienti da diversi riflettori e reagisce attraverso strepitose contrazione del corpo e del volto tali da provocare particolare turbamento.
Struggente è l’esecuzione di Vito Volpicella nel balletto coreografato da Simona De Tullio. Interpreta amabilmente il distacco dall’amore e dalla propria terra.
Antonello Sangilardi, membro della prestigiosa Rambert Dance Company, una delle principali compagnie di danza britanniche, ci regala coreografato dalla bravissima Roberta Ferrara, una performance spettacolare che ottiene vivo consenso.
L’esecuzione di Valeria Marangelli è un ponte tra classico e contemporaneo. Interpreta magistralmente un balletto di danza contemporanea musicato con un classico di Beethoven, in cui le note si manifestano attraverso i movimenti e si fanno corpo. Sua la coreografia unitamente a Domenico Iannone.
Un pezzo di forte impatto e suggestione è “Remember it,” eseguito da Eliana Stragaprete che sembra danzare ascoltando il proprio corpo. Eccellente la costruzione coreografica di Ezio Schiavulli.
Ultima esibizione di questa serata fantastica “Tre minuti circa di qualcosa”. Interpretazione e coreografia di Maristella Tanzi.
Cecilia Ranieri
Foto di Cecilia Ranieri