Torna “Io non ho paura”, l’iniziativa della società Grotte di Castellana in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un evento che racconta, ancora una volta, l’attenzione rivolta alle donne da parte della società Grotte diventata nel frattempo un Punto Viola dell’associazione DonneXStrada.
Diventare un Punto Viola dell’associazione DonneXStrada vuol dire diventare un luogo sicuro per le donne e per le persone in genere. La società Grotte di Castellana lo è diventata grazie alla sensibilizzazione e alla formazione contro la violenza di genere
operata dall’associazione che ha come mission “il miglioramento della sicurezza in strada delle donne e delle vittime di violenza di genere, prevenendo comportamenti violenti attraverso la rieducazione, in modo da favorire lo sviluppo di una rete di sostegno locale, per aumentare il benessere e la qualità della vita e prevendo il disagio psichico”.
A un anno dalla prima edizione, torna domenica 24 novembre (un giorno prima per permettere a tutte e tutti di partecipare) dalle 18.00, in due momenti diversi nelle Grotte e nel Museo Anelli, l’evento “Io non ho paura”, un percorso riflessivo sulla violenza di genere che quest’anno comunicherà attraverso il teatro i diversi tipi di violenza. Sessanta persone per ogni discesa (18.00, 18.10 e 18.20) in modo da apprezzare al meglio la rappresentazione itinerante nelle grotte a cura dell’Associazione Teatrale Grocà APS. Alle 19.00, nel Museo Franco Anelli, “Conoscere per prevenire” il momento di confronto che coinvolgerà sia gli attori e le attrici incontrati nel percorso in grotta, ma anche le istituzioni. Interverranno il sindaco di Castellana Grotte Domi Ciliberti, Marika Schena vicepresidente della società Grotte di Castellana srl, Marianna Ostuni avvocato e referente per la Puglia dell’associazione DonneXStrada oltre che componente del team legale, l’avvocato penalista Lucrezia Staiano e la dott.ssa Anita Paolillo responsabile del settore II “Servizi Sociali” del Comune di Castellana Grotte.
<<Siamo molto contenti della realizzazione di questo evento – ha dichiarato Marika Schena, vicepresidente della società Grotte di Castellana – anche quest’anno abbiamo pensato fosse nostro dovere essere al fianco delle donne che purtroppo vivono situazioni difficili. In un mondo in cui si parla ancora troppo poco di determinati argomenti è giusto che, chi ne ha la possibilità restituisca la voce a chi non ne ha, facendosi portavoce di una causa che può riguardare tutte. Per noi è un dovere parlarne, e soprattutto farlo con i mezzi giusti, in modo tale da sensibilizzare anche i più giovani sulla tematica, affinché loro stessi diventino difensori e portavoce di azioni contro la violenza. Anche quest’anno – ha concluso la vicepresidente – abbiamo deciso di affiancare le donne e di essere dalla loro parte, perché nessuna deve sentirsi sola nel combattere questa battaglia. Ricordiamo a
tutte che, anche se è difficile, bisogna chiedere aiuto. Ricordate donne che esiste il numero di pubblica utilità 1522, perché tutte avete, e tutte abbiamo, il diritto di vivere libere>>.
<<Finalmente possiamo annunciare che le Grotte di Castellana sono ufficialmente diventate Punto Viola – ha affermato l’avvocato Marianna Ostuni referente per la Puglia dell’associazione DonneXStrada oltre che componente del team legale – Dopo aver formato il personale delle Grotte a riconoscere e a contrastare la violenza di genere con la formazione sia psicologica che legale, siamo orgogliosi di poter aggiungere anche le Grotte di Castellana a tanti altri luoghi sicuri localizzati su tutto il territorio nazionale. Chiedere aiuto tra l’altro è ancora più facile grazie all’app “VIOLA.”, un servizio gratuito di video accompagnamento, attivo 24 h su 24 e 7 giorni su 7, con una rete di volontari pronti ad assistere le persone che si sentono vulnerabili durante gli spostamenti, una vera e propria rete di salvataggio quando non ci si sente al sicuro per strada. Quest’app può essere
scaricata sul cellulare ed è anche dotata di un servizio di geolocalizzazione che, in caso di bisogno, permetterà ai volontari di allertare tempestivamente le forze dell’ordine. Nel corso dell’evento analizzeremo i reati di maltrattamenti in famiglia e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti nonché i reati di stalking e di violenza sessuale. Sarà una serata di riflessione per tutti – ha concluso – poiché illustreremo anche gli strumenti a tutela delle vittime come il gratuito patrocinio e il reddito di libertà. Non dobbiamo avere paura di informarci e di imparare come salvarci la vita>>.
In scena, nel percorso che il pubblico farà nelle grotte, ci saranno 12 attori, 2 ballerini che eseguiranno una coreografia di Antonella Sacchetti e un quadro finale con un nutrito gruppo di donne di ogni età che lanceranno un appello, ma al tempo stesso un messaggio di speranza. L’associazione Grocà, che sempre con la regia di Elvira Spartano ha portato a Castellana Grotte diverse ricostruzioni e rievocazioni storiche, ha mantenuto la formula della rappresentazione itinerante anche per “Voci dall’anima”. Il titolo indica il flusso di pensiero di tre vittime di violenza, che si ritrovano ad ascoltare il proprio inconscio mentre
si racconta uno stupro, uno stalking/revenge porn e infine una violenza assistita. Le caverne del percorso – La Civetta, l’Altare e la Fonte – e il cammino che il pubblico farà per ritornare in Grave, rappresenteranno un viaggio nell’inconscio. Ai tre quadri si aggiungeranno un prologo e un quadro finale, entrambi corali, che punteranno l’attenzione sugli stereotipi di genere e sull’importanza di un’educazione che possa finalmente cancellarli.
<<Dopo “Mai più” nel 2014, che portava in scena storie di donne vittime di violenze, e “Mai più…per non dimenticare Loredana” nel 2015, ispirato alla storia della nostra concittadina Loredana Colucci, vittima di femminicidio – ha spiegato la regista Elvira Spartano anche direttrice artistica di Grocà – nei due anni successivi con “Ombre nelle stanze” e “Ombre e luci nei vicoli” si è scelta la forma del teatro itinerante. Nel 2018 scegliemmo la simulazione di un processo per violenza e nel 2019 un suggestivo e coinvolgente lavoro dal titolo “Nozze scarlatte”, adattamento di “Nozze di sangue” di Federico Garcia Lorca. Dopo la pandemia, nel 2022, fu la volta di “Dietro la finestra”, una pièce che con leggerezza affronta il tema dell’omertà nei confronti della violenza di genere. L’anno scorso è andato in scena “Rimani Con Me”, che focalizzava l’attenzione sulla psicologia della perdita e dell’elaborazione del lutto da parte di un padre. L’auspicio è che il teatro possa diventare luogo di incontro e confronto e, come nella tradizione più antica e più autentica dell’arte teatrale, possa trascendere dalla rappresentazione come mero momento di intrattenimento e possa diventare riflessione sui temi della società e del vivere comune>>.
Maggiori informazioni su www.grottedicastellana.it
Giuseppe Bonamassa