Dal 28 novembre al 1° dicembre, Fausto Cabra insieme a un cast eccezionale (con Matteo Delespaul, Pietro De Pascalis, Angelo Di Genio, Filippo Lai, Marina Occhionero, Emilia Scarpati Fanetti, Andrea Soffiantini, Guglielmo Poggi, Maria Luisa Zaltron e la partecipazione di Corrado D’Elia) porta in scena in ESCLUSIVA REGIONALE a Bari Il Misantropo di Molière, rielaborato con una traduzione di Valerio Magrelli per la regia di Andrée Ruth Shammah.
Lo spettacolo è inserito nella stagione teatrale del Comune di Bari in collaborazione con Puglia Culture (in scena il 28 novembre alle 19.30, il 29 novembre alle 21.00; il 30 novembre alle 20.00; il 1° dicembre alle 18.00). L’opera esplora temi universali e attuali come l’amore-possesso, la nevrosi e la difficoltà di esprimere sé stessi in una società dominata dall’omologazione. È un dramma umano e comico al tempo stesso, che riflette sull’incomunicabilità e sui conflitti generati dalle passioni.
In occasione dello spettacolo, venerdì 29 novembre alle ore 11.00 prenderà il via anche il ciclo di incontri “Dentro la scena – Lezioni di teatro” a cura della Cooperativa I Bambini di Truffaut. Quello con Fausto Cabra e la compagnia de Il Misantropo è il primo dei tre appuntamenti condotti da Giancarlo Visitilli rivolti a studenti, insegnanti e agli abbonati più curiosi: un calendario che prosegue e sviluppa il lavoro di formazione del pubblico in sinergia con la programmazione degli spettacoli (prossimi incontri in programma il 17 gennaio su Amleto² e il 21 su febbraio Edipo re. Ogni incontro coinvolgerà attori e registi presenti in stagione per analizzare assieme i temi sollevati dalla messa in scena, tessendo legami con altri linguaggi, svelando le trame nascoste, i retroscena, attraversando quelle domande che fanno del teatro un’arte profondamente radicata nel contemporaneo.
Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana
Fausto Cabra
IL MISANTROPOdi Molière
progetto e collaborazione alla traduzione di Andrée Ruth Shammah e Luca Micheletti
traduzione Valerio Magrelli
con (o.a.) Matteo Delespaul, Pietro De Pascalis, Angelo Di Genio, Filippo Lai, Marina Occhionero, Emilia Scarpati Fanetti, Andrea Soffiantini, Guglielmo Poggi, Maria Luisa Zaltron e la partecipazione di Corrado D’Elia
scene Margherita Palli costumi Giovanna Buzzi luci Fabrizio Ballini / musiche Michele Tadini cura del movimento Isa Traversi
regia ANDRÉE RUTH SHAMMAH
Andrée Shammah torna a Molière con Il Misantropo, una storia d’amore, un amore-possesso, una nevrosi. Un tema moderno come non mai. Protagonista è Fausto Cabra: un Alceste, qui in costume, scuro, al centro di un mondo popolato da personaggi vestiti nella stessa foggia ma in colori pastello diversi tra loro, a simboleggiare una società variegata nella forma, ma omologata nella sostanza. Accanto a lui una straordinaria compagnia. In scena c’è la ‘disperata vitalità di un uomo solo davanti al potere, solo davanti ai benpensanti. L’uomo folle che è deriso dalla società, ma in realtà è l’unico che riesce a cogliere la follia di chi lo circonda. Vorrebbe isolarsi nei suoi ideali, ma la sua amata non è disposta a seguirlo. È la commedia dell’impossibilità di esprimersi liberamente quando si è preda delle passioni. Un dramma comico e umanissimo, commovente e feroce, sull’incomunicabilità e sul corto circuito terribile e risibile che genera.
Non c’è volontà di giudizio; nessuno ha ragione, nessuno ha torto, la trama stessa si compone dall’evoluzione delle posizioni di ciascun personaggio. E credo stia proprio in quest’assenza di giudizio e nell’esplorazione dei diversi punti di vista la vera essenza del Teatro, e dunque il mio omaggio a uno dei più grandi autori di tutti i tempi. Andrée Shammah.