Un concerto da grandi occasioni per l’Orchestra della Fondazione Teatro Petruzzelli diretta da Mikhail Agrest e che ha visto al pianoforte Jan Lisiecki. La compagine barese sotto la conduzione del direttore russo ha dato suono ad un programma audace: l’Ouverture, dall’opera “Notte di maggio” di Nikolaj Rimskij-Korsakov; il Concerto per pianoforte e orchestra, in la minore, op. 16 di Edvard Grieg; il Concerto in Mi bemolle maggiore, per orchestra da camera,“Dumbarton Oaks” di Igor Stravinskij e la Symphonie de Psaumes (Sinfonia di Salmi), per coro misto e orchestra sempre di Igor Stravinskij.
Un’apertura appassionata e sognante con l’opera comica di Korsakov ispirata alle novelle di Gogol “Veglia alla fattoria presso Dikan’ka”, racconti della tradizione ucraina raccolti e romanzati dal grande scrittore. L’opera debuttò nel 1879, con un buon successo, ma al di sotto delle aspettative. La sua fortuna arrivò col tempo. In questa interpretazione, l’orchestra del Petruzzelli ne ha dato una forma mordace nell’incipit, per concedere al pubblico un’atmosfera cullata nelle parti centrali e narrative dell’ouverture. Direzione dinamica e appassionata di Agrest.
Il Concerto per pianoforte e orchestra, in la minore, op. 16 di Edvard Grieg ha visto come protagonista il noto pianista canadese Jan Lisiecki, una delle promesse dell’attuale panorama pianistico. Il giovane musicista, già insignito di numerosi riconoscimenti e premi, ha dato prova di abilità tecnica, con un’esecuzione partecipata, giocata sui fortissimo e i pianissimo, prediligendo un tocco irruente. Il pubblico ha tributato il giusto riconoscimento alla sua bravura, richiamandolo più volte in scena ed egli ha omaggiato con un assaggio di Schumann come bis.
La seconda parte ha visto al centro della scena Igor Stravinskij, la sua forza evocativa, prima in contingente ridotto, con la formazione da camera per il Concerto in Mi bemolle maggiore, e poi con la compagine del politeama barese al completo, con il magnifico coro diretto da Marco Medved, per la Sympphonie de Psaumes.
L’orchestra da camera composta da clarinetto, fagotto, 2 corni, 3 violini, 3 viole, 2 violoncelli, 2 contrabbassi ha magistralmente interpretato l’opera appartenente alla stagione neoclassica di Stravinskij, dimostrando l’alta qualità dei musicisti dell’orchestra del teatro Petruzzelli. Di grande effetto il risultato espressivo e tecnico nella Symphonie de Psaumes grazie all’equilibrio del concertato tra orchestra e coro. Un plauso a Medved, l’attuale maestro del coro del teatro Petruzzelli, capace di valorizzare il grande capitale vocale dei suoi maestri coristi.
Alma Tigre