
Di scena al Duke Jazz Club di Bari la cantante Letizia Onorati e il pianista Paolo Di Sabatino per presentare il loro ultimo album dal titolo “Americas”, pubblicato a fine ottobre scorso per Azzurra Music, e dedicato ai grandi autori della musica sudamericana. A completare la formazione, Simone Sulpizio al basso elettrico e Glauco Di Sabatino alla batteria.

Letizia Onorati, ambasciatrice del jazz italiano a tinte rosa, è una cantante e compositrice leccese, classe 1992, ormai trasferitasi a Milano, ma legata alla sua terra d’origine. Inizia a studiare canto fin da piccolissima. Con il tempo, ha avuto la possibilità di studiare con importanti esponenti del panorama jazz nazionale e internazionale come Roberta Gambarini, Rachel Gould, Mark Sherman, Jerry Bergonzi, e Paolo Di Sabatino, diventato suo pianista, arrangiatore e produttore artistico. Ha collaborato con diversi artisti tra cui Flavio Boltro, Javier Girotto, Max Ionata, Luca Bulgarelli, Mirko Signorile, esibendosi con loro in vari club e festival jazz. A maggio 2015 ha seguito un percorso di perfezionamento con la grande Tiziana Ghiglioni.

Nonostante la giovane età, per Letizia Onorati è il quarto album pubblicato a suo nome, insieme a Paolo di Sabatino. Il primo progetto discografico esce nel 2016, dal titolo “Black Shop”, prodotto dall’etichetta Dodicilune, distribuzione IRD con Paolo Di Sabatino al pianoforte e Giovanna Famulari al violoncello. Nel 2018 è uscito il suo secondo CD “Notes and Words”, (Egea Music), con la direzione artistica di Paolo Di Sabatino che ha coordinato una super band composta da Flavio Boltro alla tromba, Max Ionata al sax, Daniele Mencarelli al basso, Glauco Di Sabatino alla batteria Giovanna Famulari al violoncello, Bruno Marcozzi alle percussioni e come special guest il crooner newyorkese Sachal Vasandani. Terzo disco a suo nome è “Come i miei occhi” (2021 Koinè by Dodicilune). Quella presentata al Duke è la quarta produzione discografica. Tutti e tre i precedenti album vedono sempre la collaborazione di Paolo Di Sabatino. Al contrario, “Americas”, è stato pubblicato a nome di entrambi.

Nel 2017 partecipa all‘International Jazz Day (Unesco) presso l’Istituto di cultura italiano a Bruxelles insieme a Paolo Di Sabatino e Giovanna Famulari. E’ stata ospite dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles accompagnata dal Paolo di Sabatino Trio & Max Ionata, evento organizzato in collaborazione con l’agenzia Beat Live. Ha preso parte ai National Days in Moscow calcando il palcoscenico in occasione dei festeggiamenti del “2 giugno 2019” nella capitale russa. A Settembre 2019 si è svolto il “Notes And Words Loving Japan” tour con la partecipazione in terra nipponica di Letizia e il trio d’ eccezione di Paolo di Sabatino, con Marco Siniscalco e Glauco Di Sabatino, all’evento “Italia Amore Mio” ad Osaka e l’esibizione presso il prestigioso club Keystone Jazz Club a Tokyo.

Paolo Di Sabatino é un pianista, compositore e arrangiatore. Nato a Teramo nel 1970, inizia giovanissimo lo studio del pianoforte sotto la guida del padre e si diploma nel 1990 col massimo dei voti, la lode e la menzione speciale, presso il Conservatorio di Bari. Nel 1994, nello stesso Conservatorio, consegue il diploma di Musica Jazz. Dedicatosi esclusivamente al jazz si esibisce con varie formazioni a proprio nome dal “piano solo” all’ottetto. Ha partecipato a numerose trasmissioni radio-televisive e suonato in importanti clubs e festivals.

Il primo album inciso a suo nome, Harem, è del 1994 e da allora la sua discografia è smisurata,Già alla fine degli anni 90 era considerato una giovane promessa del pianoforte. Oggi, con una carriera trentennale alle spalle è una certezza, sia come pianista, sia come compositore ed arrangiatore. E nel concerto al Duke ha dato sfoggio delle sue qualità. A questa sua attività affianca anche quella di produttore per svariati artisti tra i quali, oltre a Letizia Onorati, Antonella Ruggiero, Grazia Di Michele, Elisabetta Guido, Glauco Di Sabatino, Rosalia De Sousa.

Il giovanissimo bassista, Simone Sulpizio è nato in un paesino della provincia di Chieti e ha studiato presso Conservatorio Statale di Musica “Alfredo Casella” de L’Aquila. La sua collaborazione con Paolo Di Sabatino è costante da qualche anno.

Glauco Di Sabatino, fratello di Paolo e più giovane di sette anni, anche lui è nato a Teramo nel 1977, cresciuto in un ambiente con particolare propensione verso la musica (padre e fratello sono musicisti e insegnanti di Conservatorio), dopo aver iniziato lo studio del pianoforte si dedica alla batteria. Nel 2010 consegue il diploma di percussioni presso il Conservatorio di Bari. Numerose le esperienze con musicisti locali in generi musicali che vanno dal pop al rock, dal funk al jazz. Ha avuto modo di perfezionarsi con batteristi del calibro di Horacio “El Negro” Hernandez, Christian Meyer, Massimo Manzi. Ha inoltre preso parte ai seminari di musicisti quali: Michel Camilo, Anthony Jackson, Carlitos Puerto, Franco D’Andrea, Javier Girotto. Ha partecipato a diverse trasmissioni radiofoniche e televisive. Ha avuto modo di organizzare, in sette anni, quattordici manifestazioni di livello internazionale nel corso delle quali ha avuto modo di conoscere e di frequentare musicisti del calibro di Michel Petrucciani, Bob Berg, Bob Mintzer, David Kikosky, Victor Lewis, Rossana Casale,Roberto Gatto, Steve Grossman e molti altri.

“Americas” è un un viaggio in musica di esplorazione, di celebrazione e amore profondo per una terra lontana, l’America Latina, la cui bellezza e forza trovano la massima espressione nella musica. In questo nuovo progetto discografico, Letizia Onorati trasforma la musica nella linfa vitale di una cultura che si basa sulla condivisione, di colori ed emozioni che entrano nell’anima dell’ascoltatore. Il progetto riafferma l’idea di musica come linguaggio universale, capace di superare ogni confine. Attraverso l’oceano, Americas riscopre l’unicità dell’America Latina, una terra che fonde culture diverse, tutte accomunate da un forte senso di appartenenza, autenticità e creatività. È una cultura che lotta continuamente per difendere valori come amore, libertà e dignità, alternando tra gioia e malinconia.

Americas contiene una selezione di 15 brani, alcuni tra i più noti e rappresentativi della cultura latina, che catturano lo spirito dell’America Latina, interpretati da Letizia Onorati in tre diverse lingue lo spagnolo, il portoghese brasiliano e l’inglese. Una dichiarazione d’amore per una terra lontana, che poi, tanto lontana non è. Brani arrangiati magnificamente da Paolo Di Sabatino, che hanno reso il concerto per nulla scontato. Il concerto è iniziato (primo e secondo set) con due brani originali di Paolo Di Sabatino, ed eseguiti in trio. Per il resto, sono stati eseguiti quasi tutti i brani di Americas, con l’aggiunta del brano finale che è una composizione di Di Sabatino ed i testi della Onorati, sempre presente nell’album. Unica eccezione Besame mucho, assente nell’album, oltre al doveroso bis, tratto dal secondo album della Onorati, “Notes and words”, composto da Di Sabatino con i testi della Onorati. Tutti brani più che noti, da Libertango a Corcovado, Da Mas que nada a How sensitive. Brani di una intensa liricità (Alfonsina y el mar) o con un ritmo scatenato (O pato).

Paolo Di Sabatino ha dato una sua impronta a tutto il concerto, ma la voce calda e sensuale di Letizia Onorati ha fatto il resto. Bravissima la sezione ritmica di Simone Sulpizio e di Glauco Di Sabatino, davvero irrefrenabile. Una bella serata, carica di pathos e sentimento, come merita la musica latina. Con la speranza di rivederli presto sullo stesso palco.
Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro