
Con l’arrivo della primavera si avvicina anche la conclusione della X edizione di Musica felix. Sabato 12 aprile si giunge così al settimo degli otto spettacoli in programma per questa stagione 2025.
Per sopraggiunti motivi di produzione lo spettacolo in programma da cartellone “La Sindrome di Stoccolma” è stato annullato. In sostituzione, nella stessa data, andrà in scena “Volver. Il mito del Tango” con l’attore Giampiero Mancini, il bandoneonista Massimiliano Pitocco e il pianista Massimiliano Caporale.
Lo spettacolo al quale assisteremo è un atto di profondo amore nei confronti dell’Argentina, delle sue genti e del tango. Qualcuno disse una volta: “Gli argentini sono degli italiani che parlano spagnolo” ed è infatti innegabile che ci sia una profonda affinità caratteriale e umana tra questi due popoli vicinanza questa, che ha profonde radici sedimentate nel flusso migratorio che a fronte di una vistosa emorragia italiana ha visto accogliere in terra argentina i nostri diseredati figli. Un legame che è patto tacito, promessa per entrambi di più importanti messaggeri, un gemellaggio fatto di cognomi italiani e uguali destini a scomparsa. L’Argentina dei nostri nonni che ci sono stati, l’Argentina italiana del quartiere Palermo e delle navi che arrivavano gonfie di lacrime e nostalgia. Sul filo della memoria è la nostalgia a dare le carte, a stabilire regole e geometrie del dolore nel ricordo comune della terra natia e di chi non torna. Ascolteremo quelli che tornano e tanto altro ancora. È l’aristocrazia dei miserabili che glorifica sé stessa ad epica parabola della caducità del tutto e dell’equilibrismo sul filo teso del languore e del disincanto.
Dai versi di Borges traslati, vivisezionati, redivivi ai tanghi da balera elevati, dal genio di Piazzolla, a rango sinfonico, dalle parole di Cortázar e Velázquez al “Gordo” Goyeneche, da Gardel a Piazzolla il mito “tango” scioglie i suoi arcani presagi fino ad un tango, l’ultimo: la morte. La morte “tanguera” di quegli anni distratti e fumosi fatta di meretrici e di falde nere, fatta di coltelli e rose, fatta di letti sfatti e di emigrazione, fatta di metropoli disumane e sguaiati canti in lunfardo, fatta di immigrazione e di stenti, fatta di Italiani e Argentini insieme.
A farci strada in questo viaggio musicale uno dei più grandi talenti del teatro italiano, Giampiero Mancini, attore e regista poliedrico, impegnato in monologhi, spettacoli musicali, teatro di prosa e teatro canzone, ma anche attore di fiction, serie tv e film per la televisione e per il cinema. Presta la sua voce per speakeraggi e radiodrammi ed è conduttore di programmi televisivi, collabora stabilmente con Istituzioni Sinfoniche come attore in scena, regista e responsabile della drammaturgia, infine, lavora come actor coach per attori e cantanti, tra i quali Andrea Bocelli. Ad accompagnare la voce narrante di Manicini due musicisti, Massimiliano Pitocco e Massimiliano Caporale.
Massimiliano Pitocco ha studiato Fisarmonica a Parigi con il M° Max Bonnay, diplomandosi nel ‘92 al Conservatorio Nazionale Superiore. Nel ‘92 si diploma con lode in Organo a Pescara e nel ‘94 in Fisarmonica a Bari. È vincitore di numerosi concorsi internazionali di Fisarmonica, tra cui il primo premio a Castelfidardo (ed. ’86 e ’88) e il secondo premio alla “Coppa del Mondo” organizzata in Svizzera (ed. ’89). Ha collaborato con Milva, Luis Bacalov, Ennio Morricone, Sylvano Bussotti, Gidon Kremer, Nicola Piovani, Vinicio Capossela ecc. È titolare della cattedra di Fisarmonica presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Massimiliano Caporale è pianista, compositore e direttore d’orchestra. Diplomato dapprima in pianoforte con il massimo dei voti, ha successivamente conseguito i diplomi in composizione, direzione d’orchestra, musica corale e direzione di coro, strumentazione per banda e didattica della musica. Ha diretto diverse Orchestre tra cui la Sinfonica Abruzzese, la Sinfonica della Provincia di Bari, la I.C.O. della Magna Grecia, la Sinfonica “Rossini” di Pesaro, I Solisti Aquilani ecc. In qualità di pianista svolge attività concertistica sia in Italia che all’estero; ha suonato e collaborato con artisti come Dee Dee Bridgewater, Fabio Concato, Ron, Elio delle Storie Tese, Vittorio Gassman, Serena Autieri, Alessandro Haber, Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco, ecc. Dal 2014 è direttore della Big Band del Conservatorio “Casella”.
Lo spettacolo è fruibile con abbonamento o biglietto acquistabile nei punti vendita vivaticket, online al seguente link: https://www.vivaticket.com/it/ticket/volver-il-mito-del-tango/257106, chiamando il numero 3929892331 e dalle 17.30 del giorno stesso del concerto (12 aprile) presso l’Auditorium Santa Chiara al costo di € 15.
Per ulteriori info: tel. 3929892331 – e-mail: infoapuliafelix@gmail.com