Lo si vede spesso, ultimamente, alle manifestazioni dove si fa la josa.
È quello sempre davanti alla telecamere con folta criniera di capelli unti ed oliosi, vestito da prete e che, nella scampagnata romana di sabato scorso, bruciava varie foto tra cui quella del Santo Padre.
Si chiama David Fabbri, romagnolo, ed ha un passato, lungo e sfortunato, nel mondo dello spettacolo minore.
Dopo una breve e sfortunata esperienza in una sgarruppata TV locale, per sbarcare il lunario si esibisce per anni in un locale per tardone un po’ eccitate, come spogliarellista. Il locale fu poi chiuso, pare per questioni di droga e di ordine pubblico.
Il suo sogno era entrare a Mediaset e nel 2011 arriva la grande occasione della vita: lo fanno partecipare all’8° edizione dell’”Isola dei famosi” come “ballerino”. Ma il destino è cinico e baro e viene eliminato subito, a causa, presumibilmente, dei poteri forti.
Con l’avvento dei social, cerca di rifarsi una reputazione con lunghi monologhi che manda su youtube; prova così a farsi eleggere al Comune ma la gente non lo capisce e prende solo una decina di voti.
Il tipo però è capa tosta e insiste nell’attività politica. Non riuscendo a trovare spazio nel M5S, fiuta l’aria, si fionda a destra e dichiara di essere “nipote di Mussolini”, smentito, tuttavia, dall’omonima – e legittima erede – Alessandra che, nel confronto tra i due, appare addirittura la più posata ed educata.
Fabbri poi fonda partiti a ripetizione, uno dopo l’altro, manco fosse uno della sinistra dura e pura, ma non riesce mai a farsi eleggere.
Viene però arrestato e condannato per apologia di fascismo e per violazione del decoro pubblico.
I monologhi su YouTube e poi su FB si trasformano in prediche e, acquistata una tonaca, si autonomina, nel giro di pochi giorni, prima diacono, poi prete poi cavaliere dell’apocalisse. In queste vesti si presenta, accompagnato da amici con la telecamera, in tutte le manifestazioni dove sta da fare casino. Dove sta u aggigghie, sta lui, insomma, come Rino Gattuso quando calcava i campi da gioco.
“Vi vaccineranno tutti e morirete tutti per colpa della dittatura sanitaria” è la sua ultima profonda riflessione elaborata per la scampagnata di sabato scorso organizzata dai pregiudicati di destra a Roma, declamata con toni gravi e recita teatrale in nome della “milizia dell’Arcangelo Michele” (di cui, nelle more, il nostro si è autonominato Cavaliere): ci fosse stato ancora Massimo Troisi, gli avrebbe risposto: “Si, si, aspetta, mo’ me lo segno“.
Grande amico e sostenitore delle modernissime iniziative del sen. Pillon della Lega, Padre David sta ora studiando per diventare Parlamentare e porre così fine alla sua tribolata esistenza.
Agli amici di destra che mi leggono, un appello: per piacere, fategli fare qualche cosa a questo soggettone, dategli una cosa di soldi, chesso’ fategli fare l’assessore in Puglia se vince l’on. Fitto (un’accoppiata di assessori tra lui e Sgarbi sarebbe un’idea niente male). Oppure fategli fare il Parlamentare quando si andrà a votare per il prossimo Parlamento: ci saranno meno eletti, probabilmente, per via del referendum, ma a questo lo dovete nominare per forza, suvvia. In via ulteriormente subordinata, fategli fare l’intellettuale organico (e lautamente stipendiato coi nostri soldi) dei vostri gruppi: Fusaro, Povia, Cipollino e il Mago Otelma mi sembrano un po’ appannati ultimamente.
Lo so, l’espressione non è tra le più sveglie ma, per favore, dategli una chance a questo, che è peccato a Gesù.
Grazie assai.
LNG