A partire dalle ore 16.00 di lunedì 8 marzo e, poi, negli orari di apertura al pubblico, fino a martedì 30 marzo , la Libreria Prinz Zaum ospiterà la mostra di disegni realizzata da Massimiliano Massari per l’associazione Punti Cospicui nell’ambito delle azioni della Rete Civica Urbana Madonnella.
Punti Cospicui, tra il 2019 e il 2020, ha proposto ai residenti di Madonnella un questionario su quali fossero i bisogni e i desideri del quartiere. Senza avere alcuna pretesa scientifica o statistica, le risposte analizzate sono state affidate alla mano sapiente di Massimiliano Massari, burattinaio, scenografo e disegnatore, che le ha trasformate in tavole pittoriche.
Bisogni e desideri, questo il titolo della Mostra, con spirito giocoso e colorato suggerisce cambiamenti, proposte, idee per una rigenerazione improntata alla socialità e alla condivisione che potrebbe essere da stimolo per l’amministrazione e per quanti in questo periodo di sospensione hanno perso il contatto vitale con la città.
Da “cosa vedi dalla tua finestra” a “come ti muovi” fino ai pregi e i difetti del quartiere, le risposte restituiscono una percezione densa di luoghi d’affezione ma anche troppo urbanizzato e privo di spazi di aggregazione e verde pubblico, felice della propria vocazione multietnica e multiculturale ma anche insicuro perché troppo buio soprattutto nella zona che si estende verso la spiaggia di Pane e Pomodoro.
Nello specifico, dall’analisi è emerso che il quartiere è densamente urbanizzato e chi si affaccia alla finestra vede soprattutto strade, palazzi, cortili ma anche il mare e in molti casi i gatti. Ci si muove preferibilmente a piedi, ma anche in bicicletta e in moto e che il luogo più amato dai residenti, quello su cui si orienta lo sguardo, si cerca sia la solitudine sia la socialità è il Lungomare seguito dalle piazze e dai locali che propongono eventi culturali e di intrattenimento. I luoghi meno amati e che si ritiene debbano essere modificati e curati sono le strade piccole e interne che si dipartono da Corso Sonnino fino ad arrivare alla Zona Marconi e alla zona limitrofa alla ferrovia, inoltre il quartiere è ritenuto pericoloso perché troppo buio la sera, ancora una volta soprattutto nella Zona Marconi e nel tragitto per raggiungere il Park and ride di Pane e Pomodoro. Il maggior pregio del quartiere, come detto, è la multiculturalità e la presenza di diverse etnie che lo rendono vivace e vitale unitamente alla commistione tra tradizione popolare e centralità mentre maggiori difetti sono l’assenza di parcheggi, di verde pubblico e la sporcizia. Secondo i residenti servirebbero maggiori spazi verdi, aree gioco e aree pedonali per i
bambini, mentre per gli adolescenti sport all’aria aperta e centri culturali e per gli anziani spazi di aggregazione, servizi assistenziali e panchine. Gli interventi più urgenti riguardano la zona adiacente la ferrovia, i giardini del lungomare nei pressi della sede della Rai, l’illuminazione pubblica, il restauro dei palazzi diroccati. E’ stato chiesto ai residenti anche di nominare alcune cose che non ci sono più e di cui si sente la mancanza: su tutte si rimpiange il mercato che si teneva tra via Celentano, via Abbrescia e via De Giosa, ma, con sorpresa affettiva, anche l’Enoteca di Ciccillo, la pizzeria Petite Auberge e la galleria d’arte Blu Org. La domanda conclusiva “cosa faresti” ha ricevuto le risposte più fantasiose ma comunque realizzabili: un cinema all’aperto multiculturale e gratuito sulla rotonda, una piscina pubblica, un hammam, bagni pubblici, navette marittime che portino le persone in spiaggia, murales, un ostello, un consultorio, un cohousing per le persone fragili, uno sportello per gli immigrati e soprattutto eventi culturali e artistici diffusi.