Dopo il debutto con i Mr. Bricks & The Rubble, la XIX edizione del Multiculturita Summer Festival ha avuto il suo momento clou sul Sagrato della Basilica della Madonna del Pozzo di Capurso (BA) con un primario artista della musica italiana contemporanea, Mario Venuti.
Dopo aver sorpreso tutti con una pioggia torrenziale nel bel mezzo dell’estate pugliese, nella serata originariamente prevista per il concerto, il meteo ha graziato il pubblico e gli artisti concedendo una serata fresca ma asciutta.
È così che la formazione di Venuti, composta da Manola Micalizzi ai cori e alle percussioni, Neney Bispo Dos Santos alle percussioni, Vincenzo Virgillito al contrabbasso e Tony Canto alla voce, chitarra e cavaquinho, tocca Capurso come parte del tour dell’artista siracusano, per presentare il nuovo lavoro, in uscita a settembre, dedicato alla grande canzone italiana di ieri e di oggi, modificata con arrangiamenti che toccano praticamente tutti gli stilemi della tradizione tropicalista.
La setlist debutta con il pezzo di Venuti “Tutto questo mare”, offrendo un succoso cocktail tropicália, che dalla mano dei grandi maestri brasiliani e cubani rimarrà delizioso per tutta la serata. Non mancano i grandi successi di Venuti, da “Crudele”, a “Nostalgia del futuro”, resa struggente dall’insistenza della ritmica, ad “Adesso con chi stai?”, impreziosita dal suono della cuica, uno strumento che più brasiliano di così si muore. Si prosegue con “Niña Morena” e la splendida “Fortuna”, arrivando al poderoso samba di “Caduto dalle stelle”, fino a concludere il concerto con “Veramente”. Non manca la parentesi de “Il treno della felicità”, composta ed eseguita da Tony Canto in assolo.
Coprotagoniste della serata sono state le cover tropicaliste delle canzoni italiane, che hanno rappresentato un momento di coinvolgimento popolare, un’atmosfera genuinamente estiva, che collega Italia e Brasile in un’identica accezione di tanto desiderata spensieratezza. Nascono così delle seducenti interpretazioni di canzoni tenorili come “Vivere” e la celeberrima “Parlami d’amore, Mariù”, in duetto con Tony Canto, resa quasi beffarda in una rumba di una dolcezza nient’affatto scontata. Anche “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti è resa in una chiave di ironica consapevolezza, così come il samba-pagode di “Ma che freddo fa” di Nada e la chitarra solista di “Una carezza in un pugno”. Numeri musicali ampliano e completano il caleidoscopio pluriestetico: il bolero cubano de “Il cuore è uno zingaro”, il lick di chitarra di “Figli delle stelle” che sembrava aspettare da sempre questa coloritura brasiliana, la cumbia di “Xdono”, per poi regalare, nei bis, una cover di “Nel blu dipinto di blu” in portoghese che di sicuro ha convinto la pioggia ad andar via, almeno per stasera.
Il Multiculturita Summer Festival si conclude mercoledì 21 luglio, sempre sul Sagrato, con il concerto della giovanissima Gaia Gentile, originariamente previsto per la serata del 17 luglio.
Beatrice Zippo